
"Coltivare alleanze, nutrire il futuro". Questo il claim del convegno, promosso dall'Associazione Italiana Coltivatori (AIC) in collaborazione con l'Unione delle Comunità Africane in Italia (UCAI), del prossimo 6 novembre presso l'Auditorio di via Rieti a Roma, che nasce con l'obiettivo di rafforzare il dialogo tra Italia e Africa centrale, favorendo nuove sinergie tra imprese, istituzioni e comunità agricole.
L'AIC, con oltre cinquant'anni di storia e una rete che rappresenta più di 35.000 imprese, si propone come facilitatore di partenariati capaci di coniugare crescita economica, sostenibilità ambientale e inclusione sociale.
Durante l'incontro saranno delineate strategie comuni per:
sviluppare nuove filiere agroalimentari in Africa centrale con l'Italia come partner d'innovazione e qualità;
presentare il modello AIC, basato su servizi di prossimità, tutela dei coltivatori e cooperazione internazionale;
creare uno spazio di confronto tra istituzioni e imprese per la definizione di linee di lavoro condivise nei settori di agricoltura, pesca, formazione e commercio;
rafforzare il ruolo dell'Italia e di Roma come hub mediterraneo ed europeo di dialogo con l'Africa.
La giornata sarà articolata in due momenti principali:
Mattinata istituzionale, con gli interventi delle massime autorità italiane, africane ed europee.
Sessioni tematiche pomeridiane, suddivise in tre aree di approfondimento:
Creazione di un polo agroalimentare in Africa centrale e sviluppo dell'ecosistema di riferimento.
Capacity building e formazione continua per i mestieri della filiera agroalimentare.
Buone pratiche di agricoltura multifunzionale, come modello attrattivo per i giovani agricoltori.
La giornata si concluderà con le considerazioni finali del Presidente AIC.
L'Africa detiene circa il 60% delle terre arabili non ancora coltivate a livello mondiale, ma la produttività agricola resta inferiore del 40% rispetto alla media globale (dati FAO).
Il convegno intende proporre investimenti mirati in tecniche di irrigazione, fertilizzazione e innovazione tecnologica, per trasformare questo potenziale in sviluppo concreto e duraturo.
Oltre il 60% della popolazione attiva dell'Africa subsahariana lavora nel settore agricolo (FAO). L'agricoltura si conferma quindi un motore essenziale di reddito, sicurezza alimentare e stabilità sociale.
Solo il 6% delle terre coltivate in Africa è irrigato, contro il 37% dell'Asia: investire in infrastrutture idriche significa aumentare la produttività e ridurre la vulnerabilità agli shock climatici.
Secondo il rapporto SOFA 2024, i sistemi agroalimentari mondiali generano ogni anno 12 trilioni di dollari di costi nascosti, legati in gran parte a diete poco salutari e impatti ambientali.
Promuovere modelli sostenibili non è solo un imperativo etico, ma anche una strategia economica di riduzione dei costi sociali e sanitari.
Le imprese aderenti all'AIC porteranno al convegno le loro esperienze nella gestione di filiere corte, produzioni certificate e pratiche di agricoltura sostenibile.
Il loro contributo sarà centrale nel definire partenariati internazionali basati su innovazione, qualità e responsabilità sociale.
L'incontro si inserisce in un quadro geopolitico favorevole al rilancio delle relazioni tra Italia, Unione Europea e Paesi africani.
Il Piano Mattei per l'Africa, avviato nel 2024, ha consolidato un partenariato fondato sulla reciprocità, con focus su istruzione, agricoltura, energia, acqua e infrastrutture.
Parallelamente, la strategia europea Global Gateway sostiene progetti comuni in materia di digitalizzazione, energia verde e filiere agroalimentari resilienti.
Gli sviluppi degli ultimi anni, insieme al riconoscimento internazionale ottenuto dall'Italia, rendono Roma un crocevia del dialogo euro-africano, ruolo che il convegno dell'AIC contribuisce a rafforzare.
Per partecipare è necessario iscriversi al seguente link:
https://forms.gle/abQmgm4VoxXWQbJx5
Dott.ssa Marinella de Maffutiis
Direzione Ufficio Stampa AIC

