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Notizie Giuridiche

» Esenzione dalla revisione visita medica INPS
25/10/2025 - Diego Marra

Sei un invalido civile, la tua patologia è grave e stabilizzata, eppure l'INPS continua a convocarti per la visita di revisione" Non sei solo. Questa è una delle domande più frequenti che riceviamo, spesso fonte di grande ansia e stress per chi convive con una grave disabilità.

La legge italiana prevede specifici criteri per l'esonero dall'obbligo di sottoporsi a nuove visite mediche di revisione. Capire questi criteri è fondamentale per far valere il proprio diritto ed evitare convocazioni inutili.

La confusione nasce dal fatto che l'esenzione è stata disciplinata attraverso una combinazione di leggi successive e Decreti Ministeriali. Per fare chiarezza, bisogna analizzare i due criteri legali principali: l'Indennità di Accompagnamento e l'elenco delle Patologie Irreversibili.

Criterio 1: L'Esenzione Collegata all'Indennità di Accompagnamento

Il primo e più forte criterio per l'esonero dalla revisione è direttamente legato al riconoscimento dell'Indennità di Accompagnamento.

Il Riferimento Normativo

Il principio è stato sancito in modo chiaro dall'Articolo 25, comma 2, del Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114.

Questa norma ha stabilito che:

"Nelle more dell'effettuazione delle eventuali visite di revisione... ai soggetti riconosciuti invalidi civili o portatori di handicap o disabili ai sensi della Legge 104/1992, o titolari di indennità di accompagnamento, sono fatti salvi tutti i diritti acquisiti in materia di benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura."

Sebbene la norma mirasse inizialmente a garantire la continuità dei pagamenti in caso di ritardi nella revisione, l'interpretazione successiva ha confermato che:

Il titolare di Indennità di Accompagnamento (L. 18/1980) è esonerato dall'obbligo di sottoporsi a visita di revisione.

Perché l'Accompagnamento Conduce all'Esenzione

L'ottenimento dell'Indennità di Accompagnamento presuppone il riconoscimento di una inabilità totale (100% di invalidità) associata a una condizione di non autosufficienza gravissima (impossibilità di deambulare senza assistenza o necessità di assistenza continua per compiere gli atti quotidiani della vita).

  • Valutazione della Commissione: Quando la Commissione Medica INPS riconosce l'accompagnamento, implica che la menomazione è di natura tale da non prevedere miglioramenti significativi nel tempo. Di conseguenza, il verbale stesso, se correttamente compilato, dovrebbe riportare la dicitura: "Non rivedibile".
  • La Funzione dell'Accompagnamento: Poiché l'Indennità di Accompagnamento è un sussidio di natura assistenziale legato alla sussistenza della grave non autosufficienza, il suo riconoscimento attesta una stabilità della condizione che, per logica giuridica, elimina la necessità di una revisione periodica.

Quindi: Se il tuo verbale ti riconosce l'Indennità di Accompagnamento, l'esonero dalla revisione è, di fatto, un diritto acquisito, e la Commissione deve formalizzarlo nel verbale.

Criterio 2: L'Esenzione per Patologie Irreversibili

Il secondo criterio di esonero si basa su un elenco specifico di patologie ritenute dalla scienza medica stabilizzate e non suscettibili di miglioramento.

Il Decreto Ministeriale 2 agosto 2007

L'elenco delle patologie che escludono la rivedibilità è contenuto nel Decreto del Ministero della Salute del 2 agosto 2007 (in attuazione del comma 17 dell'Art. 6 della Legge 80/2006).

Questo Decreto elenca una serie di 12 gruppi di patologie che, se presenti, rendono la revisione superflua. Attenzione: questo elenco si applica alla valutazione dell'invalidità in generale (e quindi anche all'AOI e alla Pensione di Inabilità), e non solo all'accompagnamento.

Le Principali Patologie che Escludono la Rivedibilità:

Patologie Neurologiche: Sindromi e patologie neurologiche gravi e progressive (es. Malattia di Alzheimer conclamata, Morbo di Parkinson conclamato, sclerosi multipla grave).

Patologie Cardiovascolari: Scompenso cardiaco in III o IV classe NYHA, cardiopatie congenite con grave compromissione.

Patologie Respiratorie: Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) con insufficienza respiratoria grave e necessità di ossigenoterapia a lungo termine.

Patologie Osteoarticolari: Gravi deformità permanenti della colonna vertebrale o anchilosi completa di grandi articolazioni (es. spalla, anca, ginocchio) non suscettibili di interventi migliorativi.

Patologie Oncologiche: Tumori maligni (in fase avanzata o dopo trattamenti che hanno lasciato gravi e permanenti esiti invalidanti).

Insufficienza Renale Cronica: Necessità di trattamento dialitico permanente.

Epatopatie Croniche: Cirrosi epatica in stato avanzato (Classe Child-Pugh C).

Malattie Psichiche: Sindromi con deficit intellettivo grave, psicosi croniche resistenti ai trattamenti (es. schizofrenia grave e stabilizzata).

Patologie Rare e Genetiche: Condizioni progressive con danno d'organo stabilizzato e irreversibile.

Cecità Assoluta: La condizione di cecità assoluta è, per sua natura, non rivedibile.

Sordità Totale:

L'Intersezione dei Due Criteri

È cruciale capire che il tuo ragionamento sulla priorità non è pienamente corretto, ma coglie un aspetto logico:

  • Riconoscimento dell'Accompagnamento: Se ti viene riconosciuta l'Indennità di Accompagnamento, la Commissione DEVE automaticamente attestare l'esonero, poiché una patologia che richiede assistenza continua è implicitamente irreversibile.
  • Riconoscimento di una delle 12 Patologie: Se non hai l'accompagnamento, ma la tua condizione (es. grave BPCO con ossigenoterapia) rientra nell'elenco del DM 2007 e ti è stata riconosciuta un'alta percentuale di invalidità (ad esempio, dal 74% in su), l'INPS ha comunque l'obbligo di esonerarti dalla revisione.

In entrambi i casi, l'esonero è una conseguenza dell'accertamento medico che attesta la non modificabilità o l'irreversibilità della menomazione.

Cosa fare se il Verbale non Prevede l'Esenzione

Se la tua patologia rientra nei criteri (hai l'accompagnamento o una delle 12 patologie) ma il verbale fissa, comunque, una data di revisione, puoi e devi agire:

  1. Ricorso Amministrativo: Presenta un'istanza di riesame alla Direzione Provinciale INPS, allegando la documentazione medica specialistica (dello specialista di riferimento: cardiologo, neurologo, ecc.) che attesti in modo inequivocabile la stabilizzazione e l'irreversibilità della patologia, richiamando il DM 2007 e l'Art. 25, comma 2, D.L. 90/2014.
  2. Azione Legale: Se il ricorso amministrativo fallisce, l'unica via è il ricorso al Tribunale del Lavoro per far accertare l'errore del verbale e ottenere la corretta dicitura "Non rivedibile".

In conclusione: Non accettare passivamente una convocazione a visita se la tua condizione rientra nei criteri di esenzione. La legge ti tutela e la documentazione medica specialistica è la tua arma più forte per far valere il diritto all'esonero e vivere con maggiore serenità.

[Fonte: www.studiocataldi.it]

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