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Notizie Giuridiche

» Obesità riconosciuta malattia cronica
23/10/2025 - Diego Marra

Da oggi la legge italiana ti riconosce come paziente, non più come colpevole di scorrette abitudini alimentari. Il 1° ottobre 2025 è stata infatti approvata una legge (Legge 149/2025, nota anche come "Legge Pella") di portata storica: l'obesità è diventata ufficialmente una malattia cronica.

Ma cosa significa davvero e perché questa svolta potrebbe cambiare i tuoi diritti sanitari e previdenziali"

L'Era del Cambiamento: Da Colpa a Patologia

Per troppo tempo, l'obesità è stata vista come una debolezza morale, un difetto di volontà o, nella migliore delle ipotesi, la semplice conseguenza di cattive abitudini alimentari e scarsa attività fisica. Questa percezione ha avuto conseguenze drammatiche non solo sulla salute fisica e mentale dei pazienti, ma anche sul piano medico-legale.

Prima di questa legge, l'approccio restrittivo delle commissioni mediche portava spesso a negare o a minimizzare il supporto dell'invalidità nei casi in cui le complicanze dell'obesità non fossero chiaramente separate dalla patologia stessa. Il paziente, considerato "colpevole", vedeva venire meno le condizioni per intervenire completamente con il supporto statale.

Con il riconoscimento come malattia cronica progressiva, l'Italia compie un passo avanti storico, allineandosi alle posizioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dell'American Medical Association (AMA), che da tempo classificano l'obesità come una patologia multifattoriale complessa, derivante da una combinazione di fattori genetici, metabolici, ambientali, psicologici e sociali.

Il Sigillo del Diritto: L'Ingresso nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)

La vera svolta giuridica è che, con la nuova legge, le prestazioni per la diagnosi e la cura dell'obesità entreranno ufficialmente nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Cosa significa essere coperti dai LEA"

Vuol dire che visite specialistiche, esami diagnostici e trattamenti terapeutici (inclusi quelli dietetici, psicologici e farmacologici approvati) potranno essere erogati gratuitamente o con il pagamento di un piccolo ticket tramite il Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Questo è un passo avanti enorme per l'accessibilità alle cure, soprattutto considerando che il percorso terapeutico per l'obesità è spesso lungo e costoso.

Per i pazienti, questo si traduce in:

  1. Diagnosi Precoce: Accesso facilitato a esami metabolici, endocrinologici e screening cardiaco per identificare precocemente le complicanze.
  2. Cure Multidisciplinari: Copertura per l'intervento di un team di specialisti essenziali (dietologo/nutrizionista, endocrinologo, psicologo/psicoterapeuta), il cui costo era prima interamente a carico del paziente.
  3. Trattamenti Innovativi: Potenziale copertura per l'accesso a farmaci di nuova generazione per il controllo del peso e del diabete, come gli analoghi del GLP-1, che hanno dimostrato una grande efficacia ma hanno un costo elevato.

Obesità e Invalidità: i precedenti e la Nuova Forza del Diritto

Contrariamente a quanto si possa pensare, l'obesità grave non era mai stata del tutto assente dalle valutazioni medico-legali.

Già nelle Tabelle legate al Decreto Ministeriale 5 febbraio 1992 per l'invalidità civile, si prevedeva una percentuale specifica:

  • Codice 7104 ("Obesità con complicanze artrosiche ed un Indice di Massa Corporea (IMC) tra 35 e 40") rientrava nella fascia di invalidità dal 31% al 40%.
  • Codice 7105 (IMC > 40) poteva già comportare una percentuale fissa del 46%.

La Nuova Interpretazione Giuridica

Oggi, con il riconoscimento come malattia cronica, la tua posizione in sede di Commissione Medica INPS si rafforza drasticamente.

  1. Non più solo complicanze: Non si dovrà più valutare solo la complicanza "artrosica" come danno collaterale, ma si potrà richiedere che l'obesità in sé, come patologia cronica e progressiva, sia considerata come causa primaria di limitazione funzionale.
  2. Impatto sulla Vita Quotidiana: Se le complicanze limitano in modo grave la vita quotidiana (come la capacità di deambulare, la respirazione, l'autonomia personale, in coesistenza con i danni metabolici e cardiaci), è possibile richiedere e ottenere percentuali di invalidità molto più alte, superando la soglia minima del 46% per l'IMC > 40 e raggiungendo i livelli necessari per l'accesso a:
    • Assegno Ordinario di Invalidità (AOI): Con il riconoscimento della Riduzione della capacità lavorativa a meno di 1/3.
    • Pensione di Inabilità (100%): Nei casi più gravi in cui l'IMC e le complicanze (come lo scompenso cardiaco da obesità o l'insufficienza respiratoria) rendano il soggetto totalmente inabile a qualsiasi attività lavorativa.

Il Ruolo della Scienza: Dalle Terapie Bariatriche alla Nuova Farmacologia

La legge segue l'avanzamento scientifico:

  • Chirurgia Bariatrica: La chirurgia (come bypass gastrico, sleeve gastrectomy) è riconosciuta come trattamento risolutivo per i casi di obesità grave (IMC > 40 o > 35 con complicanze). L'inserimento nei LEA faciliterà l'accesso a tutte le fasi preoperatorie, operatorie e post-operatorie, cruciali per il successo.
  • Nuovi Farmaci: Lo sviluppo di farmaci come gli agonisti del recettore GLP-1 (Ozempic, Wegovy) ha rivoluzionato l'approccio terapeutico. Sebbene costosi, il loro potenziale inserimento tra i farmaci rimborsabili dal SSN per l'obesità patologica offrirà una nuova linea di difesa prima o in alternativa all'intervento chirurgico.

Attenzione: Cosa Non Sarà Immediato

La legge istituisce anche un Osservatorio Nazionale sull'Obesità per monitorare dati e politiche pubbliche. Tuttavia, l'attuazione piena del provvedimento dipenderà dai decreti attuativi delle Regioni. Non tutto, quindi, sarà immediato.

Sarà necessario attendere:

  • La definizione completa del nomenclatore tariffario per le nuove prestazioni LEA.
  • L'aggiornamento dei protocolli regionali di gestione.

La direzione, però, è segnata: l'obesità è ufficialmente fuori dall'ombra della colpa e nel pieno diritto di essere curata e tutelata.

Se ritieni che le complicanze della tua condizione limitino la tua vita, richiedi il riconoscimento dell'invalidità civile, forte di questa nuova normativa. Non lasciare che i vecchi pregiudizi neghino i tuoi diritti.

[Fonte: www.studiocataldi.it]

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