Non a caso, il legislatore ha stabilito che l'assistenza sanitaria per le cure urgenti e non differibili è garantita anche a chi non risiede in Italia, purché ha la tessera sanitaria Europea di assicurazione della malattia se cittadino di area U.E.
Se il richiedente è cittadino di paese estero non appartenente all'Unione Europea si applicano, ove esistenti, le convenzioni bilaterali tra l'Italia e lo Stato di provenienza del paziente che regolano limiti e ambiti di riconoscimento del diritto alle cure ed al rimborso.
In Sicilia, il cittadino del paese Comunitario e/o di Stati extra-Europa, presenta la richiesta di rimborso delle spese sostenute con la tessera sanitaria propria rilasciata in Italia o in altro Paese, ancora non scaduta oltre al proprio documento di riconoscimento (passaporto, carta identità Europea, permesso di soggiorno).
Inoltre egli presenta certificazione sanitaria attestante la patologia per cui richiede le cure secondo il sistema sanitario del paese di provenienza.
Le normative in vigore (DLgs. 38/2014 di recepimento della Direttiva Europea nr. 24/2011) non permettono di presentare il rimborso dei costi sostenuti per le cure al proprio paese di provenienza se: 1) si tratta di malattie contagiose soggette a obbligo di vaccinazione preventiva; 2) si tratta di cure per lungo-degenza nel qual caso si richiede autorizzazione alla Regione ove si effettuano le cure; 3) se, infine, la richiesta riguarda un percorso con necessità di assistenza socio-sanitaria e farmaceutica quotidiana del paziente.
La regione Siciliana, in base alla legge regionale nr. 9/2015, di attuazione della normativa Europea e nazionale citata, nell'ambito del proprio territorio e delle proprie competenze individua le strutture pubbliche e private accreditate di eccellenza in cui svolgere l'assistenza sanitaria transfrontaliera, seguendo i criteri e le modalità di rilascio dell'autorizzazione alle cure per i cittadini esteri in conformità alla normativa precedentemente richiamata.
Le Asp su indicazione dell'Assessorato Regionale alla Salute, individuano sia le tipologie di prestazioni rimborsabili sia il budget di spesa per la copertura anticipata dei costi totali delle terapie per l'assistenza sanitaria transfrontaliera; successivamente l'importo delle prestazioni erogate verrà pagato direttamente dallo Stato Europeo di provenienza del paziente mediante fatturazione elettronica regolarmente prodotta dalla Asp uscente verso il Paese di origine dello stesso.
Per i cittadini Europei ed Extra Europei con residenza in Sicilia o in Italia non si applicano le normative in materia di assistenza sanitaria transfrontaliera bensì le normative nazionali in materia di rimborso in regione e fuori regione ma sempre all'interno della Repubblica Italiana (legge regionale nr. 202/79 e successive modifiche che prevede il contributo alle spese di viaggio e soggiorno in Italia per i cittadini che presentano la documentazione richiesta e cioè: autocertificazione ex D.P.R. 445/00 della residenza e dello stato di famiglia, certificazione del medico specialista della struttura pubblica attestante la necessità di ricovero fuori Regione, referti, analisi ed eventuali cartelle cliniche comprovanti lo stato di salute bisogno so di cure particolari e attestazione del reddito familiare);
La ratio delle norme anzidette tutela e bilancia due interessi contrapposti: da un lato l'esigenza di tutelare la salute pubblica e dall'altro la libertà di trattamento ed erogazione dei servizi sanitari a tutti i cittadini residenti e non residenti sia Italiani sia Stranieri.
Antonino Miceli Avvocato e Funzionario ASP