Il Tribunale di Novara, con la sentenza 357 del 14/7/2025 (sotto allegata), riconosce l’esistenza e la risarcibilità di un nuovo tipo di danno: il danno da "mancato commiato".
Nel contesto emergenziale COVID-19, una struttura residenziale socio-sanitaria (RSA) poteva legittimamente limitare o vietare le visite dei familiari ai fini della tutela della salute pubblica e degli ospiti, conformemente a disposizioni normative e protocolli sanitari vigenti.
Tuttavia, il giudice può sindacare l'esercizio di tali poteri discrezionali valutandone la correttezza, rilevando eventuali eccessi o abusi di potere nella gestione delle limitazioni.
Nel caso in cui l'accesso sia stato arbitrariamente negato o ritardato a un familiare, impedendo l'ultimo saluto a un congiunto in condizioni critiche o morente, sussiste responsabilità extracontrattuale della struttura, con conseguente diritto al risarcimento del danno non patrimoniale di natura esistenziale, anche se la quantificazione avviene in via equitativa.
Tale danno esistenziale comprende la sofferenza morale derivante dall'impossibilità di prestare assistenza morale e supporto affettivo nell'ultima fase di vita del congiunto ed è risarcibile sulla base di un apprezzamento giudiziale degli effetti della condotta ingiustamente lesiva sulla qualità della vita personale.