• Richiesta Consulenza Legale

  • Should be Empty:
  • Tariffe

Notizie Giuridiche

» Il fenomeno del "Bed Rotting"
12/09/2025 - Chiara Ruggiero

Il progresso tecnologico e la diffusione dei social network hanno profondamente inciso sulle abitudini di vita dei giovani, influenzandone comportamenti, linguaggi e persino i ritmi biologici. Uno degli ultimi trend emersi su piattaforme come TikTok è il cosiddetto bed rotting, ossia la pratica di trascorrere ore a letto svegli, scrollando contenuti o guardando video con l'illusione di "riposo".
Se, a prima vista, tale fenomeno può apparire come una semplice moda passeggera, le sue implicazioni psicologiche e sociali sono rilevanti: ansia, alterazione del sonno, umore depresso e rischio di isolamento sociale. Di fronte a tali conseguenze, il giurista non può esimersi dall'interrogarsi sui riflessi normativi: dalla tutela costituzionale della salute, alla responsabilità delle piattaforme digitali, sino alla protezione dei minori e al dibattito sul benessere digitale.

Il diritto alla salute e la dimensione costituzionale del fenomeno

L'art. 32 Cost. sancisce che "la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività". La salute, oggi, non è più intesa solo in senso fisico, ma anche come equilibrio psichico e sociale.
Il bed rotting, attraverso l'alterazione dei ritmi sonno-veglia e l'aumento dell'ansia, incide negativamente sul benessere psicologico dei giovani, ponendo un tema di effettività della tutela costituzionale. La domanda è se lo Stato e gli enti pubblici debbano intervenire – e in che misura – per prevenire simili fenomeni.
Si potrebbe ipotizzare un dovere di promuovere campagne educative e strumenti di prevenzione, alla luce non solo dell'art. 32 Cost., ma anche dell'art. 2 Cost., che riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, e dell'art. 31 Cost., che tutela l'infanzia e la gioventù.

La responsabilità delle piattaforme digitali

3.1. Algoritmi e dipendenza digitale
Le piattaforme come TikTok non si limitano a ospitare contenuti, ma tramite algoritmi di raccomandazione ne orientano la fruizione. È innegabile che la logica di funzionamento degli algoritmi sia finalizzata ad aumentare il tempo di permanenza online, incentivando forme di consumo reiterato che possono favorire dipendenza digitale.
3.2. Profili di responsabilità civile
In astratto, potrebbe porsi il problema della responsabilità ex art. 2043 c.c., qualora si dimostrasse un nesso causale tra l'esposizione sistematica ad algoritmi e un danno alla salute degli utenti. La prova del danno e della sua derivazione causale appare, tuttavia, complessa, anche in considerazione della difficoltà di distinguere tra libertà di scelta individuale e condizionamento algoritmico.
3.3. Il Digital Services Act e i nuovi obblighi regolatori
Il Regolamento UE 2022/2065 (Digital Services Act) segna un punto di svolta. Esso impone alle Very Large Online Platforms (VLOPs) obblighi specifici di trasparenza e di valutazione dei rischi sistemici connessi ai loro servizi, tra cui quelli riguardanti la salute mentale degli utenti e la protezione dei minori. In quest'ottica, il bed rotting può essere considerato un effetto collaterale da prevenire, attraverso sistemi di allerta, limiti orari o messaggi educativi.
3.4. Profili penalistici
Sul piano penale, l'attuale ordinamento non consente di ravvisare responsabilità dirette delle piattaforme per fenomeni come il bed rotting, salvo ipotesi limite di contenuti che istighino all'autolesionismo o al suicidio. Tuttavia, la riflessione dottrinale si sta muovendo verso la possibilità di introdurre nuove fattispecie incriminatrici, capaci di colpire la creazione o diffusione consapevole di contenuti lesivi del benessere psico-fisico degli utenti più vulnerabili.

La protezione dei minori

Il fenomeno interessa soprattutto adolescenti e studenti universitari, richiamando così la necessità di rafforzare la tutela dei minori.
• L'art. 31 Cost. obbliga la Repubblica a proteggere l'infanzia e la gioventù.
• L'art. 8 GDPR (Reg. UE 2016/679) prevede che i minori sotto i 16 anni (in Italia 14) possano prestare consenso al trattamento dei dati solo con l'autorizzazione dei genitori.
• Il Codice Privacy, così come i provvedimenti del Garante, mira a imporre limiti e cautele specifiche sull'uso delle piattaforme digitali da parte di soggetti minorenni.
Le piattaforme, in ottemperanza anche al Digital Services Act, dovrebbero sviluppare sistemi di parental control, notifiche che incoraggino pause di utilizzo e limitazioni temporali automatiche, contribuendo a prevenire condotte pregiudizievoli per il benessere dei più giovani.

Il diritto alla disconnessione e il benessere digitale

Il dibattito sul bed rotting si collega al più ampio tema del "benessere digitale". Nel contesto lavoristico, la legge n. 81/2017 ha introdotto il diritto alla disconnessione per i lavoratori agili, al fine di garantire un equilibrio tra vita privata e professionale.
In senso più ampio, il diritto alla disconnessione può essere interpretato come espressione della libertà personale (art. 13 Cost.) e del diritto alla salute (art. 32 Cost.), riconoscendo a ciascun individuo la possibilità di sottrarsi agli stimoli digitali per recuperare spazi di riposo effettivo. La prospettiva futura è che il legislatore estenda tale diritto a categorie più ampie, includendo studenti e minori.

Conclusioni

Il bed rotting non è soltanto una moda giovanile, ma un fenomeno sociale che svela le fragilità del rapporto tra nuove tecnologie e benessere individuale. Se da un lato la libertà personale implica il diritto di scegliere come trascorrere il proprio tempo, dall'altro l'interesse pubblico alla tutela della salute – specie di minori e giovani – impone riflessioni giuridiche non rinviabili.
Il giurista è chiamato a interrogarsi su più livelli:
• la necessità di rendere effettiva la tutela costituzionale della salute anche in ambito digitale;
• l'individuazione di forme di responsabilità civile e regolatoria in capo alle piattaforme;
• il rafforzamento delle garanzie a protezione dei minori;
• la valorizzazione di un diritto alla disconnessione come strumento di benessere psico-fisico.
In ultima analisi, il bed rotting è la spia di un fenomeno più ampio: la crescente difficoltà di bilanciare libertà digitale e tutela della persona. Spetta al diritto, in dialogo con la psicologia e la sociologia, predisporre gli strumenti normativi per affrontare tali nuove sfide, affinché il progresso tecnologico non si traduca in regressione della salute e della dignità umana.

[Fonte: www.studiocataldi.it]

Altre materie su cui è possibile richiedere una consulenza legale online:
Il team degli avvocati di consulenza legale on-line.it può rispondere ai vostri quesiti anche nelle seguenti materie:
Proprietà e diritti reali - diritto del lavoro - obbligazioni e contratti - appalti - locazioni - fallimento e altre procedure concorsuali - diritto penale.
Per qualsiasi altra materia inviate in ogni caso la vostra richiesta. Il nostro è un team multidisciplinare.
Rassegna Stampa
Una rassegna stampa giuridica che raccoglie le notizie dai principali siti di informazione giuridica.
Discussioni Giuridiche
Le ultime discussioni dai newsgroup dedicati al mondo del diritto.