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Notizie Giuridiche

» La dialisi domiciliare in Sicilia
12/08/2025 - Antonino Miceli

La legge regionale nr. 77 del 1 Agosto 1984, istituisce il servizio di emodialisi domiciliare, riguardante determinati soggetti in trattamento dialitico che soddisfano i requisiti stabiliti dalla medesima legge. La dialisi, detta peritoneale, perché erogata sulla zona addominale del corpo, può essere svolta a domicilio del paziente che per motivi economici nonché di condizione psicologica individuale non può materialmente recarsi nei centri dialisi per il relativo trattamento.

La legge regionale anzidetta, ab origine prevedeva che il rimborso delle spese sostenute per la dialisi a domicilio del paziente fosse a carico delle aziende ospedaliere autonome poi soppresse con la riforma della legge regionale nr. 05 del 2009.

Tuttavia, nel corso degli anni 80 e 90 e primi anni 2000, avendo fatto un'analisi contabile sull'effettiva consistenza dei costi-benefici del servizio, il legislatore regionale illo tempore ha optato con il decreto dell'Assessore alla Sanità nr. 834 del 12 Maggio 2011, per l'istituzione del c.d. contributo per la dialisi domiciliare, quale quota fissa in base alla tipologia di dialisi se peritoneale automatizzata o peritoneale continua o peritoneale extra-corporea.

A tal proposito, esistono tre forme di dialisi domiciliare, quali la dialisi peritoneale continua, la dialisi peritoneale extra-corporea e dialisi peritoneale automatizzata. La prima è svolta in autonomia dal paziente applicando all'addome un catetere cui sono a sua collegate le sacche di soluzione dialitica. La soluzione composta fra le varie sostanze anche di bicarbonato di sodio, contenuta nel catetere, entra nel corpo dalla membrana peritoneale per 4 max 6 ore. Alla fine, le scorie del sangue vengono espulse dalla membrana peritoneale che viene sostituita ad ogni lavaggio dello stesso.

La dialisi peritoneale extra-corporea, invece è svolta tramite un filtro esterno al corpo che viene collegato con un deflussore alla membrana del peritoneo in addome. Il filtro restituisce al corpo il sangue pulito, eliminando le scorie in apposita sacca di contenimento.

Nella dialisi peritoneale automatizzata, invece, il c.d. "cycler", è un macchinario programmato dal medico nefrologo, contenente sostanze liquide che puliscono il sangue, immette dal peritoneo detto liquido che pulisce le scorie del sangue per lo più durante la notte poiché il ciclo di cure dura 8 max 10 ore e di giorno lascia il paziente libero di uscire e lavorare.

Non a caso, tale contributo, che è molto meno dispendioso di quello originariamente previsto dalla legge regionale n. 77 del 1984, e che mira a intensificare la stabilità del benessere del paziente che effettua le cure a casa propria, istituisce il contributo per la dialisi domiciliare, ovvero un finanziamento stanziato dalla Regione, a cadenza biennale, con capitolato di bilancio specifico per i soggetti che in Sicilia hanno fatto la richiesta e ottenuto la relativa autorizzazione dalla Commissione Nefrologica Ospedaliera per la Dialisi Domiciliare, il quale ogni mese viene rimborsato con bonifico bancario su conto corrente del paziente beneficiario dalla medesima Asp in base alle tariffe aggiornate dal decreto assessoriale di proroga.

La Commissione per la Dialisi Domiciliare, è composta da un medico nefrologo dell'ospedale in cui opera, spesso coincidente con il Direttore dell'U.O.C. Nefrologia e Dialisi, un infermiere esperto e un assistente sociale per l'analisi della condizione socio-comportamentale e del benessere familiare del paziente.

L'art. 5 del citato decreto, stabilisce che venga effettuato un controllo periodico dalla Commissione menzionata per verificare l'efficacia della sperimentazione della dialisi domiciliare al fine di rinnovare il contributo ai pazienti.

Dopo il 2011, successive proroghe, in vista dei risultati sorprendenti ottenuti dalla dialisi domiciliare, sia in termini di maggiore economicità del servizio sia in termini di miglioramento notevole del benessere clinico e psico-sociale dei pazienti, l'Assessorato Regionale alla Sanità ora denominato alla Salute con Decreto Assessoriale nr. 1771 del 23-09-2013 ha prorogato di altri due anni il contributo per la dialisi domiciliare perché sulla scorta della relazione di quel tempo del Centro Regionale Trapianti della Sicilia si è appurato dal 2011 un risparmio di 1.074.272 Euro per le Aziende sanitarie provinciali Siciliane oltre all'obiettivo ancor più utile ed efficace della deospedalizzazione del paziente dializzato.

Con ulteriore Decreto Assessoriale nr. 968 del 25-05-2016, nel portare avanti il c.d. potenziamento delle cure dialitiche domiciliari automatizzate già contemplato nel 2013 con precedenti decreti, il legislatore regionale ha approvato la riduzione del 20% del contributo per la dialisi domiciliare , seguendo la c.d. spending review delle pubbliche amministrazioni già iniziata nel 2012 con i recenti governi.

In base ai nuovi conteggi del budget di spesa assegnato, per il trattamento con dialisi peritoneale automatizzata continua e quella extra.-corporea domiciliare, i rimborsi pro utente sono rispettivamente di Euro 160 Euro per i soggetti con cure a bassa intensità, 280 Euro per i soggetti con cure a media intensità e 360 Euro per i soggetti con cure ad alta intensità; per ciò che attiene la dialisi peritoneale continua i rimborsi, rispettivamente per i gradi di intensità come sopra descritti, sono di 160, 240 e 280 Euro a cadenza mensile e contributo totalmente a carico delle Asp di residenza del soggetto richiedente.

Infine, con il Decreto Assessoriale nr. 1838 del 12 Ottobre 2018, le tariffe di cui sopra sono state ulteriormente ribassate per le tre tipologie di dialisi effettuabili a domicilio alle tariffe tutt'ora vigenti di 130, 230 e 290 euro per le cure tramite dialisi peritoneale automatizzata e dialisi extra-corporea domiciliare; per la dialisi peritoneale continua il tariffario si attesta a 130, 200 e 230 Euro mensili seguendo le intensità di trattamento delle cure approvate dalla Commissione per la Dialisi Domiciliare.

E' previsto da quest'ultimo decreto, l'obbligo per le aziende sanitarie provinciali Siciliane, di comunicare entro il 31 Gennaio di ogni anno, il numero di pazienti che effettuano la dialisi domiciliare, la classe d'intensità delle cure mensili, il numero di sedute pro capite effettuate.

Dott. Antonino Miceli Funzionario Asp e Avvocato

[Fonte: www.studiocataldi.it]

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