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Sospensione dell'avvocato per omesso Modello 5

Con la sentenza n. 423/2024, pubblicata il 6 giugno 2025, il Consiglio Nazionale Forense ha fornito un'importante precisazione in tema di obblighi previdenziali degli avvocati. In particolare, ha chiarito che la mancata trasmissione del Modello 5 alla Cassa Forense determina la sospensione automatica dall'albo da parte del Consiglio dell'Ordine, indipendentemente da un procedimento disciplinare.

I fatti

La vicenda trae origine dal ricorso presentato da un avvocato sospeso dal Consiglio dell'Ordine per mancata trasmissione del Mod. 5, documento necessario per la dichiarazione reddituale ai fini previdenziali. L'avvocato ha contestato la legittimità del provvedimento sostenendo l'assenza di un procedimento disciplinare formale e la sproporzione della sanzione adottata.

Il CNF ha respinto il ricorso, evidenziando che la sospensione disposta ex art. 17, comma 5, della legge n. 576/1980 ha natura amministrativa e automatica, non rientrando tra le sanzioni disciplinari previste dal Codice Deontologico Forense.

Sospensione amministrativa e responsabilità deontologica

Secondo il Consiglio Nazionale Forense, la sospensione non è una misura punitiva disciplinare, bensì un provvedimento vincolato e doveroso a carico del Consiglio dell'Ordine competente, derivante direttamente dalla legge. La mancata comunicazione del Mod. 5 rappresenta un inadempimento che, per espressa previsione normativa, comporta la sospensione dell'iscritto a tempo indeterminato, fino a regolarizzazione.

Tuttavia, il comportamento dell'avvocato può assumere anche rilevanza deontologica autonoma, in base a quanto previsto dall'art. 70 del Codice Deontologico Forense, che impone l'osservanza degli obblighi previdenziali come dovere professionale.

Il principio espresso dal CNF

Il CNF ha dunque ribadito il seguente principio:

"La sospensione amministrativa è provvedimento autonomo rispetto al procedimento disciplinare. Il mancato invio del Mod. 5 a Cassa Forense comporta la sospensione (non disciplinare) dell'iscritto a tempo indeterminato da parte del Consiglio dell'Ordine (art. 17, co. 5, L. n. 576/1980), ferma restando l'autonoma e ulteriore rilevanza deontologica del comportamento stesso (art. 70 cdf)".