Tra i diritti previsti nell'ambito della normativa che regola l'accesso ai dati, è di particolare interesse quello di opporsi al loro trattamento (in uno con quello di proporre reclamo all'Autorità garante per la protezione dei dati personali).
Il diritto di opposizione è regolato all'art. 21 del Regolamento UE sopra richiamato.
Esiste quindi un Registro pubblico delle opposizioni, inizialmente riservato alle utenze presenti negli elenchi telefonici pubblici, ma successivamente esteso a tutti i numeri telefonici nazionali (che salvo espresso consenso dovrebbero comunque essere trattati come riservati) inclusi i numeri cellulari.
L'iscrizione al registro pubblico delle opposizioni, una procedura molto semplice e alla portata anche di chi non sia propriamente un "leone da tastiera" annulla, rendendoli invalidi e o inefficaci anche tutti i precedenti consensi eventualmente prestati, tuttavia non essendo raro il caso in cui il numero di cellulare venga impropriamente utilizzato anche da chi il consenso non lo abbia in alcun modo o tempo espresso.
L'opposizione all'utilizzo a scopo di marketing dei prori riferimenti può essere estesa anche alla pubblicità cartacea e la procedura per effettuarla dura poco più di un minuto, specialmente se si accede al servizio tramite SPID.
La procedura è molto semplice: si accede al link: https://registrodelleopposizioni.it e nella pagina dedicata alle disiscrizioni si fornisce il numero telefonico che si intende "liberare". Il sito chiederà a questo punto di effettuare una telefonata a un proprio numero, che dovrà restare attiva sino a caduta della linea, per la verifica del numero fornito e la presa in carico della pratica.
Ed ecco che l'iscrizione al RPO impedirà il trattamento dei dati personali per le comunicazioni pubblicitarie o di marketing e per il compimento di ricerche di mercato.
Avv. Francesca Pietropaolo
legale.pietropaolo@gmail.com