di Valeria Zeppilli – L'opzione donna, misura sperimentale che consente l'uscita anticipata dal lavoro delle donne in possesso di determinati requisiti anagrafici e contributivi, è stata prorogata anche per il 2020, con la conseguenza che della stessa si può continuare a beneficiare anche oggi.
In particolare, dopo essere stata inserita nel programma del Governo Conte-bis, la proroga dell'opzione donna è divenuta ufficiale con l'emanazione della legge di bilancio 2020.
La proroga dell'opzione donna ne ha lasciato immutata la disciplina, con la conseguenza che il pensionamento anticipato è riconosciuto anche oggi alle donne che:
Essendo riservata alle lavoratrici iscritte all'Ago o ai fondi ad essa sostitutivi o esclusivi che possano vantare contribuzione alla data del 31 dicembre 1995, l'opzione donna, secondo l'attuale disciplina, non è attivabile da chi è iscritto ad altre gestioni o ha contribuzione solo successiva alla predetta data.
L'assegno pensionistico per chi ricorre all'opzione donna è corrisposto dopo 12 o 18 mesi dalla maturazione dei requisiti, a seconda che si tratti di lavoratrici dipendenti o autonome. Esso, inoltre, è di ammontare ridotto.
In particolare, il taglio della pensione per le donne che scelgono di avvalersi di tale beneficio può raggiungere anche la misura del 30% in meno rispetto alle lavoratrici che decidono di attendere e che si pensionano con il metodo ordinario.
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