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Notizie Giuridiche

» Bonus da 2mila euro per chi rottama l'auto e maxisconto sul cibo sfuso
20/09/2019 - Lucia Izzo
di Lucia Izzo - I cittadini che risiedono nelle città metropolitane inquinate potrebbero presto beneficiare di un bonus fiscale da duemila euro qualora decidessero di rottamare le proprie autovetture sino alla classe Euro 4.
Si tratta di una delle novità del decreto recante "misure urgenti per il contrasto dei cambiamenti climatici e per la promozione dell'economia verde" (v. bozza sotto allegata) pronto ad approdare innanzi al Consiglio dei ministri.

Il provvedimento punta, infatti, a istituire il programma sperimentale di incentivazione del trasporto sostenibile per la promozione dei servizi di trasporto pubblico locale e di altri servizi ad essi integrativi da finanziare con le risorse riassegnate nel 2020 al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare nel limite massimo di 200 milioni di euro.

Bonus per chi rottama l'auto

Come emerge dalla bozza, è allo studio la previsione di un bonus nei confronti dei cittadini, residenti nelle città metropolitane inquinate e interessate da procedure di infrazione comunitaria, che rottamano autovetture omologate fino alla classe Euro 4.

A questi è attribuito un credito fiscale corrisposto mediante un titolo di spesa pari a euro 2.000, che l'interessato potrà utilizzare entro i successivi cinque anni ai fini dell'acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico locale e regionale e di altri servizi ad esso integrativi, inclusi i servizi di sharing mobility con veicoli elettrici o a zero emissioni, anche in favore dei familiari conviventi.

Il beneficio è revocato qualora il medesimo soggetto, ovvero un familiare convivente, acquisti al leasing o al noleggio a lungo termine di un'autovettura non a basse emissioni entro i due anni successivi.

Anche ai titolari di licenza di trasporto pubblico di piazza e agli autotrasportatori operanti nelle città metropolitane che rottamano veicoli Euro 4 o inferiori è riconosciuto per ciascun veicolo il credito predetto, utilizzabile per la sostituzione del veicolo rottamato con veicoli ibridi o elettrici o ad emissioni ridotte.

Trasporto scolastico sostenibile

Inoltre, per promuovere il trasporto scolastico per gli studenti della scuola dell'obbligo e limitare le emissioni inquinanti in atmosfera, si prevede di istituire presso il Ministero dell'ambiente un fondo in favore del servizio di scuola bus a ridotte emissioni per le scuole dell'infanzia, primarie e secondarie di primo grado, comunali e statali ricadenti nell'ambito delle città metropolitane più inquinate e sottoposte a procedura di infrazione UE.

Maxi sconto su saponi e prodotti sfusi

Al fine di ridurre la produzione di imballaggi per i beni alimentari e prodotti detergenti, per il triennio 2020-2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari.

Lo sconto sarà diretto per gli acquirenti, mentre i venditori potranno vederselo riconosciuto sotto forma di credito di imposta, fino a un importo massimo annuale di euro 10.000 per ciascun beneficiario. Il credito d'imposta spetta a condizione che i prodotti siano stati effettivamente venduti nell'esercizio dell'attività economica o professionale.

Ancora, al fine di promuovere la diffusione di attività commerciali di vendita dei prodotti, agli esercenti di attività commerciali che realizzano punti vendita di prodotti sfusi e alla spina, per gli anni 2020, 2021 e 2022 è riconosciuto un contributo pari al 20% del costo di acquisto delle attrezzature per l'erogazione di prodotti sfusi e alla spina nell'ambito della propria attività.

Riduzione sussidi ambientalmente dannosi

Prevista in bozza anche la riduzione, a partire dall'anno 2020, delle spese fiscali dannose per l'ambiente indicate nel Catalogo dei sussidi ambientalmente dannosi istituito presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. La riduzione sarà almeno pari al 10% annuo a partire dal 2020 sino a giungere al progressivo annullamento entro il 2040.

I soldi recuperati confluiranno, nella misura del 50%, in uno specifico fondo istituito presso il Ministero dell'economia e delle finanze per il finanziamento di interventi in materia ambientale, con priorità alla revisione dei sussidi ambientalmente favorevoli, alla diffusione e innovazione delle tecnologie e dei prodotti a basso contenuto di carbonio e al finanziamento di modelli di produzione e consumo sostenibili.

Parchi nazionali: zone economiche ambientali a regime economico speciale

La bozza sottolinea come il territorio di ciascuno dei parchi nazionali costituirà una "Zona economica ambientale" dotata di un regime economico speciale. In ogni Zona economica ambientale, presso un Comune individuato dalla Comunità del Parco d'intesa con l'Ente Parco sarà istituito uno Sportello unico per i cittadini e le imprese del parco, gestito in forma associata dai Comuni il cui territorio ricade almeno in parte nell'area del Parco.

Le richieste, relative alle attività edilizie e alle iniziative economiche e produttive presentate da cittadini ed imprese del Parco e che interessano l'area del Parco saranno esaminate da una conferenza di servizi convocata dal menzionato Sportello unico.

Piattaforma per il miglioramento della qualità dell'aria

Ancora, la bozza punta a istituire, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, una Piattaforma per il contrasto ai cambiamenti climatici e il miglioramento della qualità dell'aria, presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri o, su sua delega dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
La Piattaforma si occuperebbe, tra l'altro, di studiare le emissioni in atmosfera a livello nazionale, individuando le aree più impattate e le eventuali cause, nonché di monitorare la qualità dell'aria, promuovendo la costituzione di una rete nazionale di monitoraggio e di pubblicazione dei dati.
[Fonte: www.studiocataldi.it]

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