La manovra di bilancio 2018 è tuttavia intervenuta sul periodo di cui all'articolo 4, comma 2, della legge 28 giugno 2012, n. 92 stabilendo, per il triennio 2018-2020, la possibilità di estendere la durata massima dell'isopensione da 4 a 7 anni. Tale maggiore durata è stata successivamente prorogata dalla legge di bilancio 2021 (art. 1, comma 345, legge n. 178/2020) sino al 2023.
La prestazione è liquidata a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello di risoluzione del rapporto di lavoro, indipendentemente da quando sia stata presentata la domanda, e cessa di essere erogata alla scadenza, senza che sia prevista una trasformazione automatica in pensione (pensione che, quindi, va espressamente domandata dal lavoratore).
Tramite l'assegno di isopensione, dunque, il lavoratore non subisce alcuna penalità sulla pensione, se sono rispettate tutte le condizioni per accedere al trattamento.
L'operazione si rivela, a contrario, molto onerosa per l'azienda nella fase di "accompagnamento" del lavoratore fino al raggiungimento dei requisiti ordinariamente previsti per accedere alla pensione.
Al momento, infatti, per i datori di lavoro risulterebbe maggiormente conveniente il ricorso all'anticipo pensionistico (Ape) aziendale: per incentivare l'esodo dei lavoratori più anziani, infatti, i datori di lavoro del settore privato, gli enti bilaterali e i fondi di solidarietà, possono intervenire con dei finanziamenti che incrementano l'importo dell'assegno che il lavoratore percepirà all'accesso alla pensione.
L'accesso all'isopensione è subordinato alla presentazione dell'apposita richiesta all'Inps da parte del datore di lavoro, che a tal fine deve utilizzare il modulo SC77 e rivolgersi alla sede dell'Istituto presso la quale assolve i propri obblighi contributivi.
Dopo che gli è stata comunicata l'accettazione della garanzia fideiussoria, il datore di lavoro deve presentare all'Inps le domande individuali di prestazione, una per ciascun lavoratore, sottoscritte dall'interessato e dal legale rappresentante dell'azienda.
Leggi anche Pensione 2021: come uscire in anticipo dal lavoro